ANTOLOGIA CRITICA E TESTIMONIANZE
Prof. Vittorio Sgarbi: "L'arte come atto di fede. Così, senza timore di fraintendimenti, dovremmo interpretare l'opera multiforme e multimaterica di Silvia Polizzi, capace di destreggiarsi in modo ugualmente motivato con tempere e mosaici, olii ed encausti, vetri e filigrane d'oro. Un tema prediletto, la religione, che permette all'artista di esercitare un privilegio senza eguali, facendo delle immagini che crea degli oggetti per cui la devozione dei fedeli non è facoltativa, ma dovuta. Conscia di questa fortuna, per nulla rara in passato, ma assai meno apprezzata nei nostri laicissimi tempi, la Polizzi vede bene di attenersi alle iconografie di massima ereditate dalla storia, nulla inventando che non risulti immediatamente riconoscibile, nulla elaborando che non risponda a una precisa convenzione visuale. E' chiaro il messaggio in filigrana: non c'è niente di nuovo da scoprire, c'è solo da rileggere e ripetere la Parola di Dio che è già stata rivelata in tutta la sua evidenza, come un mantra che ci entri nel profondo scardinando le resistenze più rigorose della ragione, a questo deve servire l'arte sacra. Eppure i momenti più intriganti della Polizzi sono forse quelli in cui ci pare di cogliere qualcosa che esce dai binari del previsto, come in quelle atmosfere vagamente chagalliane in cui i protagonisti del Cristianesimo sembrano ammantarsi di nuove, misteriche suggestioni, oppure in quelle stilizzazioni liberamente galleggianti nell'aria, a mezza strada fra disegno e scultura, definite con il solo ausilio del filo metallico come processi mentali primari che pervengono per via essenziale alla percezione del divino come sublimazione dell'umano." Spoleto Arte, Bassano del Grappa, 7 Febbraio 2020.
Salvo Nugnes, Presidente di Spoleto Arte: "L'inserzione di due rette. Tutto parte da un
elemento geometrico in "Spiragli di Luce" di Silvia Polizzi e si
trasforma in un simbolo di straordinario significato. Al centro dell'affresco,
delineata da contorni dorati, compare una croce, da cui scaturiscono infiniti
raggi luminosi. La rigida impostazione geometrica viene a perdersi, ad
ammorbidirsi con l'uso di cromatismi che spingono dolcemente l'occhio a
indagare oltre, a immergersi nel cuore dell'affresco, attirati dal moto
concentrico che si origina dalle sfumature, avvolti dalla stessa luce." New York International Art Expo, 11 Marzo 2018.
Elena Cicchetti, Presidente di Art in the World: Nell'opera premiata "Verso la Stella", "Una vivace espressione cromatica rivela l'animo dell'artista,
approfondendo lo stile pittorico fino a farlo divenire indagine sull'esistenza
dell'uomo. Percorrendo i sentieri della meditazione e dell'estasi, intrigando i
sensi del lettore e paralizzando d'emozione lo sguardo di chi ha cuore per
apprezzare il bello, appare un racconto intessuto di intime riflessioni e
delicate movenze dell'animo, che si dimensiona con la contemplazione del sacro,
esprimendone le misteriose interazioni con l'umano." Monte Carlo, Principato di Monaco, 24 Settembre 2016.
Editoriale Collezione Arte Contemporanea Expo 2015: "Il Maestro Silvia Polizzi con la sua Arte Logos eleva un nuovo canto alla vita nell'armonia tra luce, colore e movimento, in un linguaggio del tutto originale nella cui peculiare figurazione, tra elementi cosmici e simbolici, in colore puro e foglia d'oro, è curata l'espressività dei volti e degli sguardi. Polizzi si afferma in Italia e all'estero per il suo nuovo e forte espressionismo sacro: una sorta di visione universale per il nostro tempo, sintesi fra cultura orientale e occidentale, fra tradizione e contemporaneità." SEA Italia, Edizione Expo 2015.
Prof. Valentino Montanari, Docente Scuola Internazionale Studi d'Arte del Mosaico e dell'Affresco,
artista mosaicista, critico
d'arte: "Silvia Polizzi è un'artista con ampie conoscenze tecniche e
scientifiche nei vari settori dell'arte e del restauro... Se osserviamo attentamente con la dedizione giusta le
immagini rappresentate nelle sue opere, ci sentiamo coinvolti con passione ed
impeto in un profondo senso di verità soprannaturale. Immagini che sono pervase
da una luce calda e diffusa, che ammorbidiscono i delicati e, nello stesso
tempo, i forti segni di contorno; ed è proprio in queste manifestazioni visive
che emergono l'estro artistico di Silvia, il suo linguaggio, la sua poetica, il
suo modo di raccontare, che suggeriscono ed evidenziano l'impulso misterioso
della creatività... Le opere di Silvia esprimono con determinazione l'autentico quotidiano della
vita dell' "uomo", delle simbologie che ci portano lontano nel tempo
e nella storia, verso una riflessione ed una mutazione antropologica, dove solo
la figura e la sensibilità dell'Artista è capace di costruire i
modi giusti per evidenziare quella precarietà capricciosa del vivere del mondo... Le sue opere sono segnate da un cromatismo
delicato e sensibile, da stesure di colori gialli, rossi, azzurri spesso
dominati dal colore seppia, che ritma con sapienza e maestria le linee in modo
elegante, scorrevole e dolce, creando un forte impatto suggestivo e
comunicativo. Va detto che la crisi dei linguaggi figurativi di questi ultimi decenni, ha
imposto una approfondita ricerca ed una totale verifica dei modi espressivi...
L'arte di Silvia si inserisce a pieno titolo in questo contesto e rievoca il
senso di una antica spiritualità, estratta dalla storia e però riproposta nel
flusso della vita quotidiana; un fervore etico e spirituale che si riallaccia
ad antiche tradizioni, ad una poesia del "sacro", che, pur restando
sempre attuale, rievoca i plurisecolari sentimenti popolari, animati da uno
spirito religioso ancestrale e mitico. Voglio riportare di seguito alcune delle frasi più significative di Silvia Polizzi a commento
di alcune sue opere: "Amo il colore, il colore puro, luminoso, le tecniche
antiche che durano nei secoli, ma con il mio stile proprio e attuale... Amo curare gli sguardi, i volti e trasmettere ciò che i personaggi
rappresentati a loro volta provano e vogliono trasmettere al fruitore
dell'opera, affinché le mie opere possano annunciare la bellezza ed essere opere di comunione e comunicazione
viva, non verbale, ma ad un livello tutto spirituale". Ravenna, 20 Aprile 2006.
Card. Fiorenzo Angelini, di venerata memoria: "Sono particolarmente grato alla Prof.ssa Polizzi per
poter ammirare quanto la sua non comune attività di artista offre alla
considerazione non soltanto quale soddisfazione culturale ma anche e profondamente
spirituale. Si
tratta di espressione artistica che diviene forza spirituale ed invita alla
conoscenza ed all’amore di Dio stesso, Creatore e protagonista di ogni
espressione di arte che è veramente sacra." Città del Vaticano, Congresso Internazionale di Ricerca sul Volto di Cristo, Settembre 2008.
Card. Tomáš Špidlík, teologo e artista, di venerata memoria: "... Producendo i suoi quadri e mosaici Silvia
Polizzi ha aperto il suo cuore per lasciarsi ispirare dai temi sacri proposti
in modo tradizionale e le immagini che sono nate sotto la sua mano abile non
sono pezzi di museo, ma rassomigliano ai bambini neonati che attirano
l'attenzione con la loro freschezza." Roma, 10 Marzo 2006.
Tito Amodei, maestro scultore e pittore, critico d'arte e teologo, di venerata memoria: "Ho avuto l'opportunità di conoscere ed
apprezzare il talento e la abilità tecnica dell'artista Silvia Polizzi... Mi
ritengo fortunato non solo perché si è raggiunta una intesa artistica, ma
soprattutto per i risultati ottenuti che non avrei potuto immaginare
migliori... La sua sensibilità... e ricerca e la convinta passione per l'arte,
le consentono dei risultati sorprendenti..." Roma, Agosto 2005.
Jesús Castellano Cervera, teologo, di venerata memoria:
"... Per la sua bellezza e originalità, la Via Crucis di Silvia Polizzi
costituisce una primizia ed è degna di essere proposta come esempio di un
rinnovamento dell'arte... Colpisce l'essenzialità delle scene, con una capacità
di condurre a contemplare il volto del Signore." Roma, Marzo 2003.